INSTAGRAM

Faccio la fotografa da ormai 10 anni e ho visto commettere moltissimi errori qui su Instagram. Molti si fanno per la fretta o l’inesperienza. E molti sono facili da correggere, anche se nella vita non fai la fotografa, ma magari sei freelance o artigiana.

Ho raccolto una collezione di errori che forse fai su Instagram, così impari a identificarli immediatamente.

Per ognuno ti lascio i miei consigli per rimediare e avere così un profilo più professionale e piacevole.

1. FOTO DI BASSA QUALITÀ

Instagram ha aperto nel 2010 e, all’epoca, le foto erano tutte di bassa qualità, semplicemente perché non c'erano i telefonini performanti di oggi. Questo significa che, nel 2022, non hai nessuna scusa.

È vero però che Instagram comprime e riduce la qualità delle nostre foto. Quali accorgimenti possiamo adottare?

  • Per prima cosa utilizzare il formato jpeg.
  • Utilizzare la fotocamera del telefono e non quella interna all’applicazione di Instagram.
  • Se possibile, usare una fotocamera professionale per essere sicure di avere un’ottima qualità dell’immagine.
  • 2. PENSARE SOLO ALLA FOTO SINGOLA E NON ALLA GALLERY NEL SUO COMPLESSO

    La coerenza è una delle caratteristiche fondamentali di un profilo Instagram che funziona. Le persone devono riconoscerci al volo tra mille. Tutto si gioca in frazioni di secondo.

    Quindi dobbiamo lavorare sul nostro stile, affinché il profilo sia coerente.

    Pensavi fosse finita qui? E no! Dobbiamo anche accertarci che la foto che vogliamo postare oggi si sposi bene con quelle postate nei giorni precedenti, in modo che la griglia sia armonica nel suo complesso.

    Per esempio, se produci gioielli artigianali, non ti consiglio di pubblicare tre foto di fila con immagini di collane lunghe indossate da una modella. Oppure due o più foto di te al lavoro nel tuo laboratorio. Devi dare un po' di movimento, cioè alternare i soggetti e alternare le prospettive in modo che il profilo risulti coerente ma mai noioso.

    Due esempi? Le griglie coerenti ma sempre varie di Aspetta e vedrai, artigiani che producono gioielli e Little Pine Alice, illustratrice.

    3. USARE TROPPO LO SFONDO BIANCO

    Uno sfondo neutro, magari bianco, è sicuramente una buona scelta perché fa spiccare il prodotto e non disturba l'attenzione di chi guarda. Però Instagram non è un catalogo, o uno shop online o il tuo store su Etsy, dove arrivo per vedere il prodotto nel dettaglio.

    Su Instagram vengo per emozionarmi, innamorarmi del tuo brand e dei tuoi prodotti, per essere coinvolta dalla storia che mi racconti, attraverso le parole e le immagini che scegli di condividere con me.

    Qui vivo un’esperienza, prima ancora di vedere il prodotto.

    Con lo sfondo bianco dietro ai prodotti, rischi che le tue immagini:

  • sembrino di stock;
  • non raccontino una storia;
  • essere percepita come un Postal market virtuale che vende e basta.
  • Ricorda: il visual storytelling è il sale della tua presenza su Instagram.

    4. USARE SOLO FOTO DI STOCK

    Se vendi servizi, lo sai bene: trovare delle buone immagini da pubblicare su Instagram è difficile. Non puoi mica farti vedere tutti i giorni al pc o che scrivi su un quaderno, vero? Così, hai iniziato a saccheggiare gli stock fotografici gratuiti come Pexels o Unsplash. Sono una miniera davvero preziosa per i piccoli business, perché consentono di utilizzare foto ad alta risoluzione, gratuite, senza l’obbligo di dover menzionare l'autore.

    Il problema è che vengono usate talmente tanto, da talmente tanti brand che alcune le hai ormai viste decine e decine di volte.

    Se la tua foto sa di già visto, rischia di passare inosservata, di non ricevere like o commenti e, più in generale, di dare un'idea di poca cura del tuo account Instagram.

    Come rimediare? Puoi creare delle grafiche molto semplici con Canva con la tua palette colore e il tuo logo. All'interno, inserirai le tue foto di stock: è un buon modo per aggirare il problema e risultare più personale.

    5. NON FARE MAI CAROSELLI

    I caroselli sono delle gallery di 10 foto o video. Sono molto utili perché ci permettono di raccontare una piccola storia per immagini e di informare o formare le persone (quando pubblichiamo caroselli composti da immagini e scritte).

    I caroselli sono più interattivi della singola foto. Il semplice fatto di dover scorrere dà soddisfazione all'utente che li guarda.

    Inoltre, vengono riproposti più volte da Instagram, se non ricevono un cuoricino la prima volta, così si hanno più chance di ottenere like.

    Infine, i caroselli sono tra i contenuti più apprezzati dagli utenti di Instagram, oggigiorno, insieme ai Reels. Vale la pena inserirli nella nostra programmazione. Come?

    Ecco 5 consigli:

  • dare dei tips sul tuo ambito;
  • far vedere il processo produttivo di un tuo prodotto;
  • mostrare il prima e il dopo;
  • raccogliere le recensioni dei tuoi clienti;
  • comunicare news interessanti sul tuo settore.
  • 6. NON POST-PRODURRE

    La post-produzione è quel lavoro che si fa una volta scattata una foto, per smorzare alcuni difetti, enfatizzare i suoi punti di forza e renderla l'immagine che avevamo nella nostra testa. Non bisogna essere dei fotografi professionisti per fare un po' di sana e buona post-produzione. E non serve neanche fare troppo quelli a cui piacciono le foto “al naturale”, perché la post-produzione fa parte della fotografia, è divertente ed esiste da sempre, o almeno da quando è nata la fotografia.

    A volte basta raddrizzare le linee, ritagliare la foto in modo più incisivo, aumentare la luminosità o correggere il bilanciamento del bianco. Di tutti questi temi ti parlerò nei prossimi post, perché so che ti interessano tantissimo.

    Intanto, ti posso dire che post-produrre non significa stravolgere la tua foto, ma potenziarla.

    Un'app perfetta e gratuita per post-produrre da telefono è Lightroom mobile.

    A sinistra la foto senza nessuna post-produzione. A destra invece, la stessa foto con una minima correzione del colore

    che non stravolge l'aspetto nell'insieme, ma rende la fotografia meno grigia e meno piatta.

    7. SATURARE TROPPO LE FOTO

    La saturazione è l'intensità di un colore della tua foto. Un colore è saturo quando è molto vivo e pieno, forte. La saturazione dipende dalla luce e da come si distribuisce sulla pellicola.

    Saturare piace moltissimo alle persone che iniziano a post-produrre da zero. Quindi preferisco dirtelo fin da ora: non esagerare. Ok, i maglioni che vendi sono di un rosso molto intenso, ma forse non così intenso da sembrare le fiamme dell'inferno!

    Satura con moderazione in modo che i colori siano realistici. Soprattutto se vendi prodotti, le persone devono farsi un'idea abbastanza precisa di come sarà il prodotto che si porteranno a casa.

    8. DESATURARE TROPPO LE FOTO

    Si desatura il colore di una foto, quando si diminuisce la sua saturazione, quindi la sua intensità e la sua forza. Il colore diventa più tenue e tende al grigio.

    Anche desaturare va fortissimo, perché l’effetto finale, quando fatto bene, dà un'idea di raffinatezza ed eleganza. Personalmente, mi piace moltissimo e anche io, lo ammetto, ho passato un periodo in cui desaturavo forse un po’ troppo, trasformando le immagini quasi in bianco e nero.

    Quando ti accorgi che nel tuo selfie la tua pelle è simile a quella di uno zombie, però, forse ti è scappata la mano con la desaturazione. Riporta un po' di vita sulle tue guance!

    9. USARE TROPPE FOTO ORIZZONTALI

    Su Instagram le foto che performano meglio sono quelle con ratio 1:1 o 4:5, cioè quadrata e ritratto (verticale).

    Le foto orizzontali, le landscape, detto in parole povere, prendono meno like.

    Perché? Occupano meno porzione dello schermo quando scrolliamo e, quindi, restano per meno tempo a contatto con la nostra retina. Come utenti, abbiamo meno frazioni di secondo per apprezzarle.

    Ovviamente, puoi pubblicare foto orizzontali, ci mancherebbe, ognuno sul suo profilo fa come gli pare, ma sappi che le foto quadrate o verticali hanno più chance di piacere.

    10. POSTARE FOTO CON BANDE BIANCHE SOPRA E SOTTO

    Un modo per “ingannare” Instagram (riguardo quanto ci siamo dette al punto 9) è quello di inserire la nostra foto orizzontale all'interno di un quadrato bianco o nero. Quindi la foto apparirà con due bande sopra e sotto.

    Personalmente, da fotografa, te lo sconsiglio. Soprattutto se è un escamotage che utilizzi una tantum, perché rompe la fluidità e la coerenza del tuo feed.

    Non siamo obbligate a pubblicare tutte le foto che produciamo: possiamo scartarle, se non funzionano.

    11. PUBBLICARE FOTO CON ORIZZONTI O LINEE STORTE

    È uno degli errori tipici di chi inizia a fotografare: accorgersi che l'orizzonte, per esempio quello del mare o delle montagne, è storto. La stessa cosa succede con i muri delle case, i piani dei tavoli, i pavimenti e molto altro ancora.

    Quando scattiamo, non limitiamoci a guardare solo il soggetto ritratto, ma controlliamo anche tutto quello che gli o le sta intorno. Verifichiamo sempre che le linee siano dritte. Per aiutarci, possiamo attivare la griglia sulla fotocamera del nostro smartphone che ci dà un aiuto prezioso per camminare sulla “retta” via.

    12. NON RISPETTARE LA REGOLA DEI TERZI

    La regola dei terzi è forse la prima che spiegano a qualunque corso base di fotografia. È un accorgimento nato con la pittura e usato anche dai fotografi.

    Come funziona? Si divide idealmente la nostra immagine in 9 quadrati o rettangoli e si posiziona il soggetto che vogliamo ritrarre in uno dei punti di intersezione delle linee. Questo perché i punti di intersezione di queste linee sono i punti focali in cui si concentra per primo lo sguardo, quando guardiamo un’immagine: quindi la foto risulta più armoniosa e dinamica, rispetto a posizionare semplicemente il nostro soggetto al centro dello scatto.

    Come per il punto precedente, la griglia del telefono ci aiuta a seguire questa regola in modo facile.

    Il vantaggio di seguire la regola dei terzi è che otterremo una foto più armoniosa e dinamica rispetto a posizionare semplicemente il nostro soggetto al centro dello scatto.

    13. NON CURARE L'IMMAGINE PROFILO DI INSTAGRAM

    L'immagine profilo di Instagram è il nostro biglietto da visita e deve essere curatissima. Anche se molto piccola, comparirà di fianco al nostro nome su tutte le foto che scorrono nel feed dei nostri utenti. È un modo per farci riconoscere al volo tra mille altri profili. Ti ricordo che è una foto che, al contrario delle altre del feed, non si riesce a ingrandire, quindi deve essere distinguibile anche se risulta piccola.

    Quale scegliamo? Personalmente preferisco una foto nostra o dei nostri prodotti, rispetto al logo, perché genera una maggior empatia tra il brand e il pubblico e ci rende immediatamente riconoscibili per ciò che siamo o che produciamo.

    Gli errori che vedo fare più spesso con le foto profilo sono:

  • usare una foto dove un'altra persona è stata tagliata fuori;
  • usare uno nostro ritratto con un drink in mano o in contesti festaioli, all’interno di un profilo business;
  • scegliere una foto dove non ci si vede bene in viso (siamo lontani, al buio, di spalle, o coi capelli in faccia);
  • optare per uno sfondo non uniforme. Risultato? Il nostro viso si impasta e si confonde con tutto il resto.
  • Una buona foto per una professionista è un mezzo busto, frontale o a tre quarti, con luce naturale, sfondo neutro, sorridente, senza capelli in faccia.

    Una foto carina per un’artigiana è all'interno del suo laboratorio o con una delle sue creazioni in mano, che non le coprono il viso, e un sorriso.

    14. TROPPI PROPS BRUTTI (CHE CONFONDONO)

    Cinque anni fa hanno iniziato a spopolare le foto zenitali di un oggetto, contornato da tantissimi altri props, cioè gli oggetti di scena. E la loro popolarità prosegue ancora oggi.

    Ti faccio un esempio per spiegarti l'errore che si commette più spesso con i props.

    Diciamo che dobbiamo fotografare un portamonete e lo disponiamo al centro del nostro scatto. A questo punto, iniziamo a circondarlo con monete, rossetti, carte di credito, caramelle, biro, cellulari, chiavi, blister di medicine, elastici, pettinini, bloc notes, confezioni di cipria… insomma l’elenco è infinito.

    A volte, prese dall'entusiasmo, rischiamo di soffocare il nostro protagonista: lo scatto è così pieno di oggetti che non si sa più qual è quello che che il brand sta promuovendo davvero. Lo scopo dei props è quello di valorizzare l’oggetto principale, lo devono sostenere visivamente, non sopraffarlo.

    15. SFONDI TROPPO RICCHI (CHE CONFONDONO)

    È lo stesso concetto del punto precedente. Occhio allo sfondo dietro al soggetto ritratto: se vuoi promuovere una collana rosa e la fotografi addosso a una modella che indossa un maglione rosa, rischierai che non risalti.

    Se hai un vestito a fantasia e ti fai fare una foto davanti a un murales super colorato, rischi di non emergere a sufficienza.

    Spesso è meglio uno sfondo neutro (ma non bianco, sennò come dicevo rischi l’effetto catalogo).

    16. NON USARE LA LUCE NATURALE

    Se lavori in proprio avrai giornate molto intense e riuscirai a scattare nei ritagli di tempo. Mi capita spesso di parlare con clienti che mi dicono: “Lo so che questa foto è buia, ma potevo scattarla solo di sera”.

    Ti capisco, ma qui bisogna correre ai ripari con un po’ di programmazione. Scegli una mattina al mese per scattare tutte le foto che ti servono per Instagram e fallo davanti a una finestra, con tanta bella luce naturale che entra e illumina te o i tuoi soggetti.

    Ti assicuro che le foto cambieranno da così a così, come ho spiegato anche in questo post.

    Neon, abat-jour e foto di sera sono complicatissime da gestire. Se sei alle prime armi, meglio non complicarsi la vita.

    17. POCHE ANGOLAZIONI DEL PRODOTTO

    Mi capita spesso di vedere i prodotti fotografati soltanto frontalmente. Se vogliamo valorizzare quello che produciamo, è importante dare un'idea a 360° di quello che stiamo vendendo. Non dimenticarti di immortalare anche il retro e i dettagli.

    Fotografa i prodotti indossati per far capire meglio vestibilità e proporzioni.

    Tutti questi accorgimenti aiutano le persone a immaginare come starebbero con il tuo prodotto addosso, aumentando le tue possibilità di vendita. Anche qui potresti creare dei caroselli, mettendo come prima foto quella più emozionale del prodotto e poi di seguito tutte le altre angolazioni.

    18. FOTOGRAFARE PRODOTTI AMMACCATI O SPORCHI

    Sembra una banalità, ma mi capita di incontrare foto di prodotti con macchie, appannamenti o righe. Controlliamo ben bene i prodotti che fotografiamo, per valorizzarli al meglio.

    Su Instagram dobbiamo raccontare una storia, d’accordo, ma quella storia deve portare le persone sul nostro sito a comprare. Non possiamo sfigurare.

    19. TROPPI RIFLESSI SUGLI OGGETTI

    Se vendi oggetti di vetro o se indossi gli occhiali, lo sai bene. I riflessi della fotocamera sul vetro sono una vera iattura. Ti faccio un esempio che è un vero e proprio fun fact. Sono una grandissima appassionata della serie Tv de L’amica geniale.

    Ecco, in questa serie sono davvero caduti nel girone dei riflessi. La protagonista, Lenù, ha sempre il riflesso blu delle luci di scena sugli occhiali. Una cosa che a me dava un sacco fastidio! E che se posso dire, rompe un po’ la magia della finzione, no?

    Prenditi il giusto tempo per scattare le foto cambiando angolazione, o lavora un po' in post-produzione per limitare i riflessi più fastidiosi.

    20. NON COMPRARE UN CAVALLETTO

    Ok, un telefono ce l'hai di sicuro e puoi fare le foto con quello. Magari ancora non ti senti di comprare una fotocamera professionale. Però qualche decina di euro per un buon cavalletto potresti pensare di investirli.

    A cosa serve un cavalletto?

  • A rendere stabili le tue foto in fase di scatto.
  • Torna utile anche quando fai le riprese per i tuoi Reel o Stories: saranno più fluide.
  • È perfetto se devi fare tanti autoscatti.
  • Il cavalletto che uso io è una vera manna dal cielo. È di Manfrotto lo trovi qui. Te lo consiglio perché è di buona marca, è stabile e ha la funzione del manico che ruota a 90 gradi.

    Un’alternativa più economica sono i sostegni per telefono da attaccare al tavolo, alla scrivania o a qualunque supporto. Sono utili se usi solo lo smartphone. Io uso questo e mi trovo bene.

    Se ti servono altri consigli, puoi leggere questo mio post che ti spiega come avere un profilo Instagram curato.

    Se ti serve una mano con le foto della tua attività, puoi scoprire tutti i dettagli sul mio servizio di shooting di prodotto pensato proprio per farsi notare su Instagram.

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